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il degrado antropologico

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IL DEGRADO ANTROPOLOGICO AL QUALE ASSISTIAMO NON DEVE CONVERGERE NECESSARIAMENTE SU UN SOLO SOGGETTO
di Ninnj Di Stefano Busà

Per non essere tacciati di "ridicolaggine", cadiamo nella correità di una istituzione giuridica del diritto, che contrasta la libertà e calpesta i principi di eguaglianza e di giustizia. Ci colpevolizziamo in massa, per dimostrare che un solo individuo è degno di essere messo alla gogna e al ludibrio dall'intera comunità per il solo fatto di aver rotto gli equilibri, etico/sessuali della specie. Ma il sesso, non dimentichiamolo, non ha morale, è fatto come unione carnale tra esseri umani uomo-donna, che amano la spregiudicatezza e spesso anche la trasgressione.
Se solo riflettiamo un po', ci accorgiamo che è sotto gli occhi di tutti il mastodontico sospetto che ad essere "l'Orco per eccellenza" e il "male assoluto" non può essere un solo uomo.
Me davvero si pensa che mandando a casa Berlusconi tutto viene purificato, nobilitato, reso immune da peccato? -la catarsi- avverrà. Ma, davvero, siamo giunti a questi livelli della sfera emotiva e della logica?
Un solo uomo, non può aver generato lo sfacelo morale di cui lo accusano i benpensanti. un solo uomo non è il guasto della collettività, della società che ha raggiunto il livello di guardia e sfondato il parapetto della decenza per aver ospitato feste, magari un tantino hard in casa sua. La verità è che si vuole strumentalizzare questo stato emotivo, si vuole cavalcare l'onda lunga come i "surfisti" più spericolati, per stabilire un prima e un dopo ineludibili entrambi e inconciliabili con la visione del mondo.
Si vuole e si sta attuando un procedimento a suo carico che ha tutta l'aria di una caccia alle streghe, allora, perché non metterlo sul rogo? perché non lapidarlo, non evirarlo?
Ma siamo diventati tutti matti? Il furore dà alla testa...fino a far perdere la ragione?
Vi sono livelli di raziocinio che non si possono divaricare e oltrepassare fino a tal punto da ottenebrare la mente. Anche i sassi comprendono che è una speculazione "moralistica" orchestrata ad arte per mettere "al tappeto" il maschilismo di turno.
Dàgli addosso all'untore..Siamo tutti da psicanalizzare? il caso "Berlusconi" è divenuto una vera ossessione. Qui, non siamo più a giudicare i fatti, ma gli antefatti, le remore morali, le travagliate e intricate forme della psiche umana quando è tra le lenzuola.
Fare 4 processi in 1 solo mese allo stesso "soggetto" vorrà dire pure qualcosa.
Cioé, salta agli occhi di tutti che abbiamo perso la lucidità, il buon senso, perfino la logica comune dell'equilibrio più elementare.
Il cambiamento antropologico della specie ha avuto in quest'ultimo decennio una tale accelerazione da far attribuire ogni colpa ad un solo uomo?
Sembra che solo Berlusconi abbia contagiato l'intera società, abbia inquinato le menti e l'anima di giovani pulzelle, da farle divenire dissolute, prostitute. La vera ragione sta a monte. Si vuole colpire l'uomo dei soldi facili, il miliardarrio, si vuole mandare a casa un Presidente scomodo, che oltre a piacere alle donne, sta al potere da anni; si vuole addossare la colpa della trasformazione antropomorfica di una società che ha raggiunto il culmine del suo libertinaggio, l'apice della sua corruzione (detta erroneamente morale), perché non è questa la morale, facendoli passare tutti per reati non per peccati: reati di stupro, libertarismo sfrenato, corruzione minorile, inquinamento sociale, fanatismo, eccesso di sesso, di potere, arroganza, spocchia e abuso di ruolo, autoritarismo dissoluto, libertinaggio, depravazione sulla testa di un solo uomo, (capro espiatorio). Ed è tale la furia di spodestarlo che non si capisce più dove è il limite, dove il concetto di giustizia, dove finisce la realtà e dove diventi invece affannosa smania di colpirlo e demolirlo.
Si lotta all'impazzata, si smuove l'intera umanità, si sguinzagliano forze, mezzi, uomini che diversamente utilizzati potrebbero dare giovamento in altre sedi, per altre problematiche. Si mobilitano energie e si finanziano strumenti (tanti) per colpirlo, come fosse un cane rabbioso, un orco pronto a divorare "le verginelle".
Ma davvero queste "minorenni" sono verginelle? o sono iene pronte ad azzannare, a vendersi al miglior offerente, qualcuno a buon diritto, le ha chiamate <lupe>.
Il fatto poi che mettano come slogan <SE NON ORA, QUANDO> deve far riflettere molto. E' come dire: vedete, visto che abbiamo la possibilità di colpire attraverso fatti del tutto inusuali e inconcludenti il nostro malfattore, dobbiamo insistere, rincarare la dose, battere il ferro finché è caldo, tentare con ogni mezzo (anche illecito) di cacciarlo, di stanarlo (come si fa con le bestie feroci) prima che l'ondata di sdegno passi e gli italiani lo votino ancora...
Arriviamo al paradosso, la strumentalizzazione è tale che far perdere di vista anche l'atteggiamento di tolleranza per il quale siamo ampiamente riconosciuti all'estero. Oggi, con 4 cause a giudizio per un solo uomo, abbiamo davvero superato ogni concetto di garantismo. A rischio è non solo la democrazia, ma davvero, anche la morale, il concetto della giustizia e del diritto, soprattutto la libertà individuale del soggetto-uomo in quanto tale. Ognuno di noi si guardi come può da una condizione di servilismo e di partigianeria che ci travolgerà tutti: vittime ed eventuali carnefici, verginelle e corruttori, lupi e agnelli, peccatori e casti, moralisti e impenitenti stupratori. La posta in gioco è troppo alta per proporla e propinarla ai gonzi di turno, senza essere attraversati dalla più profonda inquietudine ed esserne feriti nel più profondo della coscienza e dell'intelligenza.

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